Stoccafisso e baccalà racchiudono una lunga storia: una storia che ci parla dei profondi e limpidi mari in cui i merluzzi vivono, dei venti freddi della Norvegia e della sua gente che ha saputo mantenere, tramandare e sviluppare una delle tradizioni più antiche del mondo. La loro storia millenaria risale all’epoca vichinga, quando la popolazione normanna, particolarmente dedita alle attività commerciali, iniziò ad esportare questi prodotti caratteristici.
Oggi lo stoccafisso e il baccalà di Norvegia sono uno dei simboli più rappresentativi del commercio tra l’Italia e la Norvegia.
I due paesi condividono infatti una lunghissima storia di commercio iniziata proprio con l’esportazione dello stoccafisso nel nostro paese.
I merluzzi più pregiati, materia prima per produrre baccalà e stoccafisso, sono quelli che vengono pescati nei mari prospicenti le isole Lofoten, un arcipelago norvegese situato a nord del Circolo Polare Artico. Qui, l’incontro delle acque gelide del nord con quelle miti della Corrente del Golfo rende il mare particolarmente ricco di nutrimento e crea le condizioni ottimali per la crescita dei pesci e dei crostacei. Grazie alle particolari caratteristiche ambientali che rendono l’habitat marino così ricco, il popolo norvegese da sempre ha imparato a gestire proficuamente le risorse del mare.
La tradizione ha radici che affondano nel passato lontano e nel corso dei secoli si è affinata ed arricchita: si pensi che la competenza secolare dei pescatori norvegesi risale addirittura all’età dei vichinghi e che, ancora oggi, i prodotti ittici norvegesi sono lavorati secondo le tecniche affinate in secoli e secoli di vita a contatto con il mare.